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DeederVel (Mattia Dui)
Al contrario di quanto deducibile dal titolo del post, non mi
metterò davvero ad esporre i pro e i contro dei due metodi.
Per quanto mi riguarda sono tutti e due validissimi.
La pallina è qualcosa di estremamente efficace; è andata dritta
per la sua strada e ha portato il messaggio forte e chiaro:
infallibile.
Purtroppo però non potevo permettermi di comunicare
telepaticamente con la mia host family, mi sono dovuta accontentare
delle sicuramente meno romantiche e più fraintendibili mail.
Da circa una settimana non faccio che scambiarmene con il babbo
ospitante che chiameremo affettuosamente SX-SAN.
Premetto che lui mi ha espressamente detto di non saper parlare
molto bene l’inglese e che quindi tutte le nostre conversazioni
sono in giapponese, ergo, ci metto secoli e secoli a rispondergli.
Mi ci vuole in media un’ora solo per tradurre cosa mi scrive, e
nell’ultima settimana è stato un po’ difficile trovare il tempo
con questo scambio con i ttetteschi (?) di mezzo.
Già il dolce SX-SAN non fa che aumentarmi il livello di
difficoltà ad ogni mail che mi manda (non fa che aggiungere forme
grammaticali mai viste né sentite e usare kanji da
1231435645765685757664 tratti tutti appiccicati gli uni agli altri),
in più mi ci metto io con le mie manie di
voglio-fare-la-pro-ma-non-mi-riesce, che alla fine di tutte le cose
che vorrei scrivergli riesco si e no a esprimerne la metà. E male.
È qui che veramente inizio a tirar giù il cielo a suon di
imprecazioni.
Pur avendo studiato giapponese per due anni, posso felicemente
ammettere che lo so Malissimo, e quindi le mie risposte sono alquanto
stentatelle e incomplete. Vorrei urlargli che amo lui e la sua
famiglia, che mi hanno salvato la vita accettandomi, che qualsiasi
cosa faremo insieme mi andrà bene; invece finisco per sembrare
sempre una tirella spocchiosa. Cercherò di dargli tutto l’amore
che non riesco a trasmettere ora durante il mio soggiorno là.
La mia impressione sulla famiglia è veramente positivissima!*^*
La prima mail che SX-SAN mi ha mandato conteneva le foto dei tre
pargoli con tanto di descrizione tradotta in italiano con il google
translate. Ho vomitato cuoricini per una intera settimana e tuttora
non so come fare per non farmi sovrastare dalla dolciosità emanata
da quei bimbi.
SX-SAN mi sembra un uomo stupendo; è così dolce e sempre pronto
a proporre delle cose da fare … non sta affatto sulle sue e si
vede che sta cercando di farmi sentire a mio agio e parte della
famiglia. Mi ha già chiesto in quale posto vorrei andare a farmi un
giro con loro e mi propone un sacco di attività. È sempre pronto a
parlarmi di sé ... Sembra così cordiale!
Purtroppo della mamma non ho né una foto né una mail, ma avrò
tempo per conoscerla ...
SX-SAN mi ha già detto che la prima sera che arrivo mi faranno un
Takoyaki Party. Quando me l’hanno detto ho pianto di felicità.
Da quanto ho capito dalle varie mail il lavoro dei miei è avvolto
in una nuvolina densa di nebbia. Non devono essere proprio dei
poveracci, visto che possiedono una decina di case in America, che
affittano in continuazione… meglio così xD. Mi riuscirei a
spiegare anche il perché hanno scelto la mia scuola in un covo di
ricconi come Ashiya. Ma ok, non voglio che i miei pregiudizi verso i
ricchi mi facciano avere un’immagine sbagliata. Per ora la mia
famiglia è ciò che di meglio potevo sperare. Penso che mi troverò
davvero bene e che, grazie a questo scambio di mail arriverò in
Giappone con un bagaglio lessicale e linguistico un po’ più ampio
di adesso.
Spero di poter aggiungere presto nuovi dettagli, ciao ciao cari
lettori.
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